- [뉴욕마켓워치] 트럼프 트레이드 되돌림…주가·달러↓국채↑
- 27일(미국 동부시간) 뉴욕증시의 3대 주가지수가 동반 약세로 마감했다.이달 주가를 밀어 올렸던 '트럼프 트레이드'가 일부 해소되자 추수감사절 연휴를 앞두고 차익실현 움직임이 강해졌다.미국 국채가격은 강세를 이어갔다. 미국 경제성장률 및 물가상승률 지표가 예상에 부합하면서 연방준비제도(Fed·연준)의 금리인하 기조를 뒷받침한 가운데 월말을 맞아 강해진 리밸런싱 수요가 '트럼프 트레이드'를 되돌렸다.미국 달러화 가치는 급락했다. 엔과 유로가 동반 강세를 보이면서 달러를 이중으로 압박했다.일본은행(BOJ)이 내달 금리 인상에 나설 것
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Guardando un video di Maeil Kyungje's Wall Street Journal pubblicato di sabato, nella parte iniziale si fa riferimento al recente calo dei rendimenti dei Treasury statunitensi a 10 anni con l'espressione ‘ripresa di fiato del Trump Trade’.
Non si tratta tanto di un'espressione usata specificamente in questo video, ma di un termine citato frequentemente in altre notizie. Anche altri articoli si riferiscono al fenomeno con espressioni come ‘pausa’ o ‘ritorno’ del Trump Trade.
Tuttavia, la prima cosa che mi sono chiesto è stata: ‘Perché dovremmo considerare il calo dei tassi di interesse di mercato come una pausa del Trump Trade?’. Non dovremmo forse considerarlo parte integrante del ‘Trump Trade’?
Maeil Kyungje Wall Street Monthly - Bull and Bear (video nel link sottostante)
Per considerarlo un andamento che fa parte del Trump Trade, l'attivo o il titolo in questione dovrebbe aver mostrato una crescita graduale prima delle elezioni presidenziali statunitensi, alimentata dalle aspettative, per poi aumentare ulteriormente dopo la conferma dell'elezione, non credete?
Ad esempio, è questo il caso degli ETF bancari o del Bitcoin, che hanno mantenuto la loro tendenza al rialzo prima e dopo le elezioni grazie all'allentamento delle normative.
KBE: ETF del settore bancario statunitense
In particolare, nel caso del Bitcoin, considerato uno dei maggiori beneficiari del Trump Trade, si è registrato un forte ribasso qualche giorno fa, ma la tendenza rimane solida.
Osservando l'andamento del Bitcoin, non sembra che il Trump Trade stia vivendo una forte pausa o che sia terminato, anzi sembra proseguire.
Bitcoin BTCUSD
Anche l'indice Russell 2000, incentrato sulle small cap, ha mostrato una forte crescita prima e dopo le elezioni, ma dopo la conferma dell'elezione di Trump ha subito forti oscillazioni, il che rende ambigua la sua qualifica come beneficiario del Trump Trade.
Credo che la crescita del Russell 2000 sia da attribuire al cambio di rotta della Fed verso un taglio dei tassi e al fatto che, rispetto ai titoli tecnologici di grandi dimensioni, presentava un minor carico di aspettative di crescita, quindi un minore rischio.
Russell 2000 statunitense
Se prendiamo ad esempio l'indice del dollaro, che ha registrato una crescita prima dei risultati elettorali, seguita da un forte aumento subito dopo la conferma dell'elezione e da un calo negli ultimi giorni...
Indice del dollaro
Osservando invece i rendimenti dei Treasury statunitensi a 10 anni o il prezzo dell'oro, si nota una tendenza al rialzo fino alle elezioni, mentre dopo la conferma dell'elezione di Trump la crescita si è arrestata, per poi invertirsi in una tendenza al ribasso.
Anche questo andamento dovrebbe essere considerato una ‘pausa’ del Trump Trade?
Il nome Trump è immediatamente associato all'idea precostituita di ‘massiccia emissione di titoli di Stato a causa delle riduzioni fiscali’, quindi non è escluso che il ‘calo dei tassi di interesse di mercato’ sia considerato una ‘pausa del Trump Trade’, ovvero un aggiustamento, non la direzione principale.
Se il mercato, dopo la conferma dell'elezione di Trump, ha rivalutato la situazione e ha riscontrato un quadro diverso da quello previsto in precedenza, giudicando la situazione inaspettatamente ‘deflazionistica o disinflazionistica’, il calo dei tassi di interesse di mercato potrebbe rappresentare la ‘nuova narrativa principale del Trump Trade dopo le elezioni’, dal punto di vista del mercato obbligazionario.
Questo potrebbe essere dovuto alle politiche previste per il Trump 2.0, ai membri del suo governo o alla prospettiva di una futura recessione, a prescindere dal motivo.
Osservando l'andamento degli indicatori di mercato prima e dopo le elezioni statunitensi, si potrebbe pensare che l'inizio del governo Trump 2.0, almeno nella prima parte del suo mandato (e probabilmente anche nella seconda, secondo la mia opinione personale), rappresenti una transizione dall'era ‘tassi alti + dollaro forte’ degli ultimi tre anni a un'era ‘tassi medi + dollaro molto forte’.
Prima delle elezioni, il mercato sembrava prevedere un'ulteriore ripresa dell'inflazione, ma subito dopo la conferma dell'elezione di Trump, sembra che improvvisamente si sia orientato verso una maggiore probabilità di deflazione.
Tasso sui titoli di Stato statunitensi a 10 anni
Prezzo dell'oro, GOLD